Bonus mobilità: consumatori come funziona e come ottenerlo

26 Maggio 2020 | Ambiente, Economia e Fisco, Trasporti

Il Decreto Rilancio introduce alcuni incentivi volti a incrementare l’utilizzo di mezzi ecologici, alternativi al trasporto pubblico locale. Scopriamo come funzionano e quali consumatori ne possono beneficiare.

Il Decreto Rilancio introduce il Bonus mobilità volto a incrementare l’utilizzo di mezzi ecologici, alternativi al trasporto pubblico locale. Scopriamo come funziona e quali consumatori ne possono beneficiare. Tra le misure introdotte, inoltre, c’è anche la possibilità di richiedere alle aziende di trasporto pubblico il rimborso degli abbonamenti non utilizzati durante il periodo di chiusura totale, o attraverso l’emissione di un voucher o attraverso il prolungamento della durata dell’abbonamento.

Bonus mobilità: cosa prevede

L’art. 229 del c.d. “D.L. Rilancio”, recante “Misure per incentivare la mobilità sostenibile”, prevede l’erogazione di un “Bonus mobilità”, che copre il 60% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 500,00 euro, per:

  • l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica”, quali monopattini, segwayhoverboard e monowheel;
  • l’utilizzo dei “servizi di mobilità condivisa a uso individuale, però con l’espressa esclusione del servizio di car sharing.

Da quali consumatori può essere richiesto?

Il bonus mobilità può essere richiesto da tutte le persone maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con una popolazione superiore a 50.000 abitanti. Purtroppo, non è consentito un uso promiscuo del bonus: il buono, infatti, può essere utilizzato una sola volta, per l’acquisto di un mezzo o, alternativamente, per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa.

L’incentivo economico avrà efficacia retroattiva: vale a dire che coprirà, in maniera parziale, tutte le spese sostenute dal 4 maggio 2020, giorno di inizio della “Fase 2”, fino al 31 dicembre 2020, nei limiti dei fondi disponibili.

Conviene approfittare delle disposizioni attualmente in vigore, in quanto dal 1° gennaio 2021 torneranno in vigore le previgenti disposizioni previste dal decreto Clima, in base alle quali sarà necessario rottamare un autoveicolo o un ciclomotore per ottenere il bonus mobilità. Dal 2021, infatti, gli incentivi potranno essere pari a 1.500 euro per ogni autoveicolo rottamato e a 500 euro per ogni ciclomotore.

Come si richiede il bonus mobilità?

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito in una nota le modalità da seguire per ottenere il bonus.

Anche se il contributo spetta ai consumatori che hanno fatto acquisti dal 4 maggio in poi, per il momento non è ancora possibile ottenerlo. Bisogna pazientare, insomma, e conservare il “documento giustificativo di spesa”, ovvero la fattura. Questa circostanza è molto importante, in quanto il solo scontrino potrebbe non essere sufficiente per ricevere il proprio bonus.  La motivazione sta nel fatto che la fattura è nominativa e quindi può essere collegata in maniera univoca al consumatore, mentre lo scontrino è anonimo.

L’applicazione web

Dopo aver effettuato l’acquisto, il consumatore dovrà collegarsi, utilizzando le proprie credenziali SPID, all’applicazione web che il Ministero dell’Ambiente sta predisponendo (non è ancora attiva). Dovà inserire il codice identificativo della fattura associata all’acquisto per richiedere il rimborso. L’applicazione dovrebbe essere attiva, si spera, entro la fine di luglio.

Il buono spesa digitale

Una volta che l’applicazione sarà on-line, dovrebbe essere introdotta anche una procedura più snella e sicuramente più appetibile per i consumatori. Cioè: invece di effettuare l’acquisto e poi richiedere il rimborso,il “bonus mobilità” potrà essere fruito attraverso un buono spesa digitale, che il consumatore può reperire direttamente sull’applicazione web. Il consumatore che intende usufruire del bonus non deve far altro che indicare sulla piattaforma il mezzo o il servizio che desidera acquistare. A seguito la piattaforma genererà un buono spesa elettronico che potrà essere consegnato presso i fornitori autorizzati per acquistare il bene o godere del servizio scelto.

Consumatori: cosa fare in caso in cui non si disponga della fattura

La nota pubblicata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sembra molto chiara nell’affermare che per ottenere il bonus mobilità è necessario conservare la fattura. Come detto, il possesso del solo scontrino potrebbe non bastare a giustificare la spesa e molti potrebbero perdere il diritto a ricevere l’incentivo economico. Durante l’acquisto, occorre quindi ricordare all’esercente di emettere la fattura e non il semplice scontrino.

Potrebbe darsi che qualche consuamtore appassionato di biciclette sia corso a fare acquisti prima che la nota del Ministero fosse diramata. In questo caso, converrebbe tornare in negozio e chiedere l’emissione della fattura, magari facendo annullare lo scontrino già emesso.