Truffe Ecobonus 110%: consumatori attenzione sulle pratiche

3 Giugno 2020 | Ambiente, Commercio, Economia e Fisco, News Slider

Sono diverse le truffe poste in essere a danno dei consumatori per l’Ecobonus 110%. Spaziano dai 5 mila euro per avviare la pratica a quella delle certificazioni APE online e degli impianti fotovoltaici venduti porta a porta. Sono tutte le truffe che fanno perdere la detrazione sui lavori e mettono in guai penali. Consumatori si consiglia di leggere l’articolo e prestate molta attenzione

L’Ecobonus 110% è tra le misure previste dal decreto Rilancio che sta suscitando maggiore interesse nei consumatori. In attesa della pubblicazione della legge di conversione che arriverà entro metà giugno, sono diversi i dubbi e le richieste di chiarimento. Proprio in questo clima di incertezza trovano terreno fertile il proliferare di truffe a danno dei consumatori.

Truffe Ecobonus 110%: attenzione alle 5 mila euro per avviare la pratica

Stando a quanto riportato da segnalazioni ci sono alcuni consulenti  che stanno chiedendo 5 mila euro per avviare la pratica. Questo in modo da selezionare con priorità le tante richieste di interventi di questi giorni (soprattutto in caso di sconto in fattura). A quanto pare non si tratta di una condotta circoscritta a livello locale. Le testimonianze sono giunte in ordine dislocato da tutto il territorio nazionale. Ci sono consumatori che per paura di perdere la possibilità di recuperare tutto il costo dei lavori di eco e sismabonus, pagano i 5 mila euro di servizio senza batter ciglio. Anche perché si tratta spesso di lavori in condominio quindi la spesa sarebbe distribuita tra i diversi proprietari. Si è ben chiarito che nessun costo è dovuto e che questa condotta che rappresenta una vera e propria truffa a danno dei consumatori.

Truffe Ecobonus 110%: la doppia truffa su certificazioni APE e impianti fotovoltaici porta a porta

C’è altro da dire in merito alle scadenze del bonus, dove se non si sta attenti si rischia una doppia truffa.

Al momento, infatti, è stato confermato che la detrazione 110% sul costo dei lavori può essere richiesta per opere pagate dall’1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. Questo è un  requisito imprescindibile per aver accesso al maxi bonus, è poter dimostrare un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi (o di raggiungere quella massima).

Attenzione quindi alle società che vi rilasciano l’APE: questa certificazione va redatta secondo i criteri di legge e presuppone obbligatoriamente un sopralluogo di persona da parte di un professionista abilitato e iscritto nell’apposito albo. Sono contrari alla normativa, dunque, i documenti di questo tipo rilasciati online a distanza e venduti a circa 50 euro. A pagarne le conseguenze non è solo chi rilascia l’APE in modo irregolare ma anche chi ne usufruisce. Il Codice Penale infatti prevede che “quando un contribuente usufruisce di un falso attestato allegandolo al rogito di compravendita o al contratto di locazione commette egli stesso un illecito civile e penale per inadempimento contrattuale, che comporta la risoluzione del contratto, la restituzione dei soldi versati e il risarcimento del danno e un illecito penale, che configura il reato di truffa”.

Da ultimo bisogna stare in allerta anche sugli impianti fotovoltaici venduti porta a porta perché si ricorda che solamente i sistemi di risparmio energetico ed energia alternativa altamente efficienti e installati da tecnici qualificati potranno dare accesso alla detrazione 110%.