Palazzo Chigi rende noto tramite un comunicato stampa che ci sarà un taglio dell’IVA dal 22% al 10% sui prodotti igienici femminili. La notizia arriva tramite il comunicato relativo al documento programmatico di Bilancio, che andrà a definire la prossima legge di Bilancio. La legge, prima di diventare ufficiale, dovrà essere approvata in Parlamento.
Quella che viene convenzionalmente chiamata “Tampon Tax”, finora, era fissata in Italia al 22%, ossia la tariffa riservata ai beni di ordinari e di lusso, non godendo dunque dell’aliquota agevolata, riservata ai beni di prima necessità.
Nel confronto con gli altri paesi europei, l’Italia non emerge positivamente: l’IVA sui prodotti mestruali femminili è, ad esempio, al 5% in Francia e al 6% in Portogallo e Paesi Bassi. Secondo le stime del Ministero dell’Economia e Finanza, per portare l’IVA al 5% in Italia servirebbe una manovra di 300 milioni di euro.
L’abbassamento dell’IVA sui prodotti igienici femminili arriva dopo anni di proteste: secondo una stima del 2018 di E.B. Bossio, nel corso della vita una donna spende in media 1.704 euro solo per gli assorbenti, e la spesa arriva a superare i 15.000 euro se a questi aggiungiamo anticoncezionali e medicinali.