“La sua privacy vale più di un like”: il Garante lancia una campagna contro lo sharenting

16 Gennaio 2025 | Consumatori, Curiosità, Mondo digitale, Mondo digitale, Privacy e Cybersicurezza

Condividere momenti della vita quotidiana è diventato un gesto quasi automatico. Dietro la gioia e l’emozione di pubblicare una foto dei propri figli, si celano rischi significativi per la loro privacy e sicurezza. A ricordarcelo è il nuovo spot del Garante per la protezione dei dati personali, che invita i genitori a riflettere sul fenomeno dello sharenting.

Cos’è lo sharenting?

Il termine, nato dalla fusione delle parole inglesi share (condividere) e parenting (genitorialità), descrive la pratica sempre più diffusa di condividere online immagini e video dei propri figli. Questo comportamento, pur mosso dalle migliori intenzioni, può avere conseguenze profonde sull’identità digitale e sullo sviluppo della personalità dei minori.
Una foto postata in rete può sfuggire al nostro controllo: finire nelle mani di malintenzionati, essere usata per scopi illeciti o addirittura pubblicata su siti pedopornografici. Inoltre, l’esposizione eccessiva può generare tensioni tra genitori e figli, che da adolescenti o adulti potrebbero non approvare l’immagine pubblica costruita senza il loro consenso.

I consigli del Garante per una condivisione responsabile

Se la condivisione è inevitabile, il Garante propone alcune accortezze per proteggere la privacy dei più piccoli:

  • Oscurare i volti: utilizzare strumenti per pixellare o coprire i volti dei minori con emoticon.
  • Limitare la visibilità: regolare le impostazioni di privacy sui social network, condividendo i contenuti solo con persone fidate.
  • Evitare account dedicati ai minori: creare profili social per i figli espone maggiormente al rischio di furto di identità.
  • Leggere le informative: conoscere le policy di privacy delle piattaforme utilizzate.

“La sua privacy vale più di un like”

Il claim della campagna, “La sua privacy vale più di un like”, ci invita a riconsiderare il valore della riservatezza in un’epoca dominata dalla condivisione. Ogni genitore dovrebbe chiedersi: “Mio figlio sarà felice, tra qualche anno, di vedere queste immagini online? Sto proteggendo il suo diritto a costruire la propria identità digitale?”

Lo sharenting non è solo una questione di sicurezza: è un tema di responsabilità verso i nostri figli, affinché possano crescere in un ambiente in cui la loro privacy è rispettata e tutelata.