Come ha annunciato ARERA nella delibera di oggi, dal prossimo mese entreranno a regime le variazioni sull’elettricità. Per la luce, i pagamenti resteranno trimestrali, mentre per il gas si passerà a una rateizzazione mensile. Non possiamo che sperare che questa decisione possa giovare all’intero sistema ma deve essere chiaro che urgono al più presto nuovi interventi da parte del Governo per alleggerire l’effetto persistente dei rincari energetici sulle utenze. I consumatori sono stanchi di farsi prendere per la gola a causa dei rialzi e dei continui attacchi speculativi. Ottobre sarà un mese decisivo per i mercati dell’energia e per le tasche di consumatori e imprese e non possiamo farci trovare impreparati”, cosi in una nota il Presidente nazionale Udicon, Denis Nesci.
“A questo punto diventa cruciale migliorare l’informazione ai consumatori in relazione ai costi dell’energia che si ritroveranno ad affrontare in inverno. Per questo ci auguriamo che Arera nei prossimi mesi vigili attentamente sulle modifiche apportate agli adeguamenti tariffari perché purtroppo il consumatore non è in grado di avere contezza e percezione dei costi effettivi. Di questo passo il consumatore rischia di ritrovarsi in un mare magnum senza vie di uscita. Un rincaro delle tariffe in regime di tutela che varia dal 60 al 120% rappresenterebbe una catastrofe sociale per migliaia di famiglie e di imprese. Occorre accelerare sulle infrastrutture, per far sì che riescano in futuro ad accogliere le fonti green come idrogeno e biometano e supportare i comportamenti dei consumatori virtuosi” ha proseguito Nesci.
“Ci auguriamo che nel Consiglio Europeo sull’energia di domani si riesca a trovare un accordo definitivo e unitario sul tetto al prezzo del gas tra gli Stati membri che, come Associazione che tutela i consumatori, chiediamo da oltre un anno. È intollerabile che a distanza di mesi la quotazione del gas sia considerata ancora come bene di investimento anziché un bene essenziale” ha concluso Nesci.