“Consumatori disarmati in arena digitale senza regole”
“Siamo stati l’unica associazione dei consumatori a denunciare un sistema opaco, caotico e penalizzante per i cittadini. Il Colosseo è un patrimonio pubblico e non può diventare terreno di caccia per chi specula, lasciando i consumatori a combattere disarmati. Oggi l’Antitrust infligge una maxi sanzione da quasi 20 milioni di euro a CoopCulture e ad altri sei operatori turistici per pratiche commerciali scorrette legate all’indisponibilità dei biglietti d’ingresso al Colosseo a tariffa ordinaria”. Lo afferma Martina Donini, presidente nazionale Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori).
“Abbiamo preso parte alla fase istruttoria – prosegue Donini -, fornendo elementi, memorie e dati utili all’indagine dell’Autorità, che ha accertato come CoopCulture non abbia adottato misure efficaci per contrastare l’uso di bot e strumenti automatizzati, permettendo l’acquisto massivo dei biglietti da parte di operatori turistici. Biglietti poi rivenduti a prezzi molto più elevati e solo in abbinamento a servizi aggiuntivi. Abbiamo parlato di arena gladiatoria informatica perché questo era diventato il sistema di accesso al Colosseo. Un’arena dove i grandi player agivano da predatori e i consumatori erano abbandonati, senza strumenti né tutele, in balia di meccanismi digitali incontrollati. Una definizione che oggi trova piena conferma nei fatti accertati dall’Autorità”.
“Il Colosseo deve tornare ad essere un luogo per tutti, non una giungla digitale. Ora serve un cambio di rotta strutturale nelle modalità di vendita dei biglietti, con regole trasparenti e strumenti efficaci per tutelare chi vuole semplicemente visitare uno dei simboli dell’Italia”, conclude.
Foto: AI
Per maggiori info, leggi il comunicato dell’Agcm.